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Tempio

La Riforma in Europa

Giorgio Tourn

 

Lutero era professore di teologia, uomo di grande cultura, molto legato alla bibbia e allo studio delle lettere di Paolo, nelle buona tradizione agostiniana, (il più antico ordine dei frati d'occidente). Insegna all'Università di Wittemberg, capitale della Sassonia, università che rivaleggiava con quella di Lipsia. Vive la sua vita di frate con molto impegno e molta sofferenza tormentato di non riuscire mai ad essere quello che vorrebbe.

Intorno al 1517 studia coi suoi studenti i Salmi dove i credenti parlano a Dio della loro sofferenza, del loro peccato. Poi studia la lettera ai Romani e capisce che c'è qualcosa di sbagliato nella continua ricerca del perdono dei propri peccati. Trova in Paolo il discorso della salvezza per fede. Tutto si capovolge e la sua angoscia si dilegua.

In quell'anno in Germania c'è un giro di affari che parte da Roma. II papa Leone X, della famiglia dei Medici, sta costruendo S. Pietro. Per aver i soldi lancia una campagna speciale di indulgenze ("anno santo"). Un tedesco, Alberto di Brandeburgo, che voleva diventare arcivescovo ha bisogni di soldi per comprarsi la carica. Se li fa imprestare dalla banca dei Fuger di Norimberga e per restituirli pensa di vendere indulgenze. Si accorda col papa cui promette una parte del guadagno e organizza la vendita di indulgenze sul posto incaricandone i Domenicani. La tradizione dice che un frate domenicano avesse esposto nelle piazze un gran manifesto che diceva: "Quando il soldo in cassa ribalta, l'anima in cielo salta!"

La carovana di venditori arriva in Sassonia dove il principe elettore oppone resistenza perché teme la concorrenza essendo il più grande venditore di reliquie della Germania. II giorno di Ognissanti soleva esporre le reliquie nella chiesa del castello.

Lutero non tollerando che il perdono di Cristo sia ridotto a questo mercato mette per iscritta le sue riflessioni teologiche a riguardo in 95 punti (tesi) che distribuisce ai suoi colleghi e, per conoscenza, all'arcivescovo Alberto di Brandeburgo. L'intenzione era solo di discutere dell'argomento che riteneva molto importante. Invece le 95 tesi interessano tutti: vengono tradotte in tedesco, i tipografi le stampano e si diffondono in modo incredibile. Ognuno le legge a modo suo, ognuno trova una tesi che gli corrisponde.

Si scatena una bufera che nessuno può più controllare. Ci prova Carlo V invano. Lutero infine viene scomunicato. Nella grande dieta del 1521 Lutero viene richiesto di ritrattare. E Lutero al centro dell'assemblea in una scena grandiosa, che pittori famosi hanno riprodotto e che rappresenta una delle pietre di fondazione della Germania, risponde: "Sono pronto a ritrattare se mi sì convince con ragionamenti basati sulla Scrittura. Altrimenti io qui sto e di qui non mi muovo: la mia coscienza è legata alla parola del Signore". L'autorità, viene ribadito, è solo nella scrittura, e inoltre per la prima volta nella cultura europea Lutero pone in primo piano la coscienza individuale rispetto all'autorità della chiesa. Finora un credente non era che un suddito del signore, legato all'ordine della sua parrocchia: non esisteva una coscienza individuale ma lo "stato" (ceto, classe, luogo, ente di appartenenza). Lutero invece parla come individuo, e tiene testa a tutti perché la sua coscienza conta più di tutto. Hanno ragione gli storici tedeschi di sottolineare l'importanza culturale, non solo religiosa di questa frase famosa. In quella sala nasce l'uomo moderno.

E poi non dimentichiamo che Lutero è tedesco, Carlo V è infondo spagnolo, e la chiesa romana! Si sarebbe tutto risolto rapidamente perché l'imperatore avrebbe impiccato il giorno dopo Lutero, se non fosse stato per l'intervento dell'elettore di Sassonia che, considerando Lutero un suo

suddito, si intromette, appoggiato dall'elettore dell'Assia e poi da altri che sono d'accordo che Lutero vada salvato e sostenuto... II movimento dilaga.

Spesso si dice che il movimento della Riforma si espande perché i principi hanno interesse a diventare protestanti.

Questo è vero certamente per l'Inghilterra. Ma in Germania la proposta di Lutero corrisponde all'attesa della gente. Questo esser perdonati dalla grazia di Dio senza che la chiesa metta in ballo tutto l'armamentario di messe, intercessioni, purgatori ecc. piace alla nuova cultura. Lutero incoraggia ad affidarsi al Signore, per riceverne la grazia: la costruzione della chiesa perde valore, la coscienza individuale è rassicurata.

Tra il credente e il Cristo, tra la comunità e il crocifisso c'è sempre stato il prete, la chiesa, l'altare. La riforma invece avvicina Gesù, che parla direttamente alle coscienze, senza intermediari. Meglio leggersi la testimonianza di Gesù come è scritta nei Vangeli senza mediazione in modo diretto, senza chiesa o potere, fermo restando la presenza della comunità.

L'aspetto inquietante in tutto questo è che se la chiesa non esercita più il controllo sulla gente l'imperatore rappresenterà l'unica forte autorità. E ad organizzare la vita della chiesa finiscono per essere i principi. (es.: nell'Ottocento il re di Prussia per porre fine alle contese tra calvinisti e luterani fonda la Chiesa Unita).

La bibbia

A fine `400, prima della riforma, già si è stampata una bibbia in latino. Bibbie in lingua volgare già ne esistevano. Gli italiani del `300 e del `400 leggevano la bibbia nella loro lingua. Ma la grande novità della riforma è da che lingua si traduce. In tutte 6e chiese la bibbia che viene letta è quella della cosiddetta vulgata, cioè la traduzione di Girolamo dei 400. E fina ad allora tutte le traduzioni in volgare erano state fatte da questo testo latino. Ma Lutero e gli altri riformatori vogliono risalire ai testi originali. Per il nuovo testamento non era difficile reperire il testo originale in greco perché Erasmo da Rotterdam ne aveva curato un'edizione stampata. Ma dove trovare il testo ebraico dell'antico testamento? Nessuno dei teologi cattolici lo possedeva o leggeva. L'unico modo era introdursi nei ghetti e farsi aiutare dai rabbini.

Olivetano era un semplice maestro di scuola che aveva frequentato i ghetti fin da giovane e sapeva l'ebraico alla perfezione.

Se ci spostiamo dalla Germania verso la Svizzera troviamo piccole repubbliche indipendenti dove comanda il consiglio comunale formato da consiglieri eletti

II personaggio elvetico coetaneo di Lutero è Zwingli: prete, cappellano militare, non si occupa di reliquie ma dì soldati. Traduce la sua bibbia in dialetto volgare di Zurigo. Percorre lo stesso cammino di Lutero, con una cultura più moderna, di tipo umanista. Muore presto in battaglia (1530) ma le sue idee (che poi sono sostanzialmente quelle di Lutero) restano.

La teologia di Lutero e la cultura di Zwingli si svilupperanno ai confini della confederazione svizzera nella piccola repubblica di Ginevra.

Nei 1536 arriva Calvino a Ginevra e vi rimarrà tutta la sua vita fino al 1564. Le idee di Calvino passeranno in Francia, nei Paesi Bassi, in Scozia in Ungheria in Piemonte ecc. si espanderanno più facilmente di quelle di Lutero perché non sono legate ad una autorità rigida e soprattutto col calvinismo si risolve quel pericolo, aperto dalla prassi luterana, che aveva creato nella chiesa un vuoto di potere prontamente coperto dai principi.

Con Calvino finisce la chiesa medievale forgiata sul modello della monarchia assoluta, ma resta un'organizzazione ecclesiastica, una congregazione di fedeli.

Calvino viveva in una società il cui potere era organizzato dai suoi membri stessi. L'immagine non era di monarchia ma di repubblica.

Se comanda Gesù attraverso chi comanda? E’ molto più facile che Gesù parli in un assemblea di 25 piuttosto che in un'unica testa.

La chiesa è governata da un Consiglio di anziani e non solo dal ministro e il governo della chiesa è autonomo dal potere civile. A Ginevra c'era il Consiglio cittadino che tracciava le grandi linee, il concistoro che trattava la disciplina e i ministri, cioè la compagnia dei pastori, che trattavano le questioni teologiche. II sinodo come lo abbiamo noi non è mai esistito a Ginevra. Sarà inventato in Francia. La minoranza protestante in un paese cattolico sente il bisogno di organizzarsi inventando i consigli di anziani, i sinodi ecc., sistema che passerà poi in tutte le chiese riformate e che sarà poi adottato anche in Germania dalle chiese tedesche.

     

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