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Catari

 

Appunti da una relazione di Giorgio Tourn

 

II movimento cataro

Non si sa molto della dottrina catara perché tutti i loro documenti sono stati distrutti. Non si sa con precisione da dove venisse il movimento, che sì diffonde nel sud della Francia. Ai tempi delle crociate, i crociati tornano dall'Asia Minore con frammenti della cultura orientale che probabilmente ha influenzato il pensiero dei catari (culto delle reliquie, tracce di religione manichea). Nel loro pensiero l'universo si divide in due: bene-male, giorno-notte... Questo dualismo esiste anche nell'uomo: corpo-anima, materia-spirito, ecc. Tutto lo sforzo del credente è concentrato nell'uscire dal male, dalla materia, ed entrare nel bene, nello spirito. II vero cataro (=puro) è quello che è riuscito a concentrare tutta la sua vita nello spirito, a dominare la materia, il corpo. II cataro lotta contro il dominio del sesso, è contrario al matrimonio, ha un'alimentazione vegetariana, ecc. Dei 4 Vangeli i Catari prediligono quel dì Giovanni, in quanto meno terreno degli altri tre. Va da sé la loro dura critica contro la Chiesa, che non ha più niente di spirituale: esercita il malcostume, accumula ricchezze e si espande con la forza (crociate), ecc. Gesù è per loro un maestro di spiritualità. I "Bons Hommes" (equivalente dei ministri predicatori valdesi) erano avvolti dalla segretezza. Così pure le"Bonnes Dammes".

Catari e Valdesi

Catari e Valdesi erano due movimenti scomunicati dalla chiesa, ma radicalmente diversi. Quando nasce il movimento valdese ci sono già i Catari. I Valdesi prendono posizione contro la dottrina catara. Durando da Osca fa un trattato attaccando le loro dottrine. I Valdesi contestano la loro spiritualità che rifiuta l'aspetto di concretezza dei Vangeli. I Valdesi si diffondono nelle stesse zone di diffusione catara (Francia meridionale di lingua d'Oc). Albigesi (Catari) e Poveri (Valdesi) all'inizio del `200 erano gente di città, con una certa agiatezza economica, colti, conoscevano le lingue ed erano parte della società moderna, che rappresenta un pericolo per il sistema gerarchico della Chiesa e della società, ma mentre i valdesi rifiutavano ogni compromissione col potere emergente della borghesia urbana, rifiutando con la scelta di povertà la stessa loro origine sociale, troviamo i catari spesso sostenuti e sostenitori dei movimenti nel sud della Francia tesi a cambiare l'ordine costituito dei feudatari e della chiesa. Quando la macchina repressiva della chiesa romana interviene, i feudatari del nord della Francia danno volentieri man forte a stritolare la cultura catara che rappresentava un pericolo al loro dominio. I valdesi sono travolti dalla crociata anti-catara. I Catari spariscono sotto le dure persecuzioni del’200 anche a causa della loro struttura troppo rigida e gerarchica: messi al rogo i "Bons Hommes", il movimento si sfalda. I Valdesi non essendo chiesa istituita ed avendo un’organizzazione più fluida e democratica, riescono a sopravvivere come movimento, malgrado le decimazioni.

 

Catari
     

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